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Attualità/Italia

Il punto di Alberto Orioli su Morning 24 - Ex Ilva e balneari: la sfida del mercato per una destra liberale.



Non hanno in apparenza nulla in comune, la vicenda dell’ex Ilva - ora Acciaierie d’Italia - e quella dei balneari che devono sottoporre a gara le concessioni degli stabilimenti sulle spiagge italiane. Nulla salvo l’idea di quale debba essere il ruolo pubblico nell’economia.

Per la seconda acciaieria d’Europa di Taranto è in arrivo il commissario, e cresce il consenso verso una nuova partecipazione diretta dello Stato nel capitale della società. E, quindi, anche nel suo Cda e nella gestione della governance. Torna lo Stato, e per il colosso siderurgico è un grande ritorno al passato, anzi proprio alle origini del progetto Italsider.

Per le concessioni balneari lo Stato scrive le regole: e la sfida più grande è garantire l’equilibrio tra le aree da mettere in gara e quelle da lasciare a spiaggia libera, considerando quale debba essere la definizione di scarsità del bene, che è all’origine della necessità posta dall’Europa di mettere a gare le concessioni.

L’idea di stare alla larga dal vecchio modello delle partecipazioni statali, naufragato sugli scogli delle sue stesse clientele, ma anche quella di evitare la riedizione di un modello vecchio-nuovo di gestione dell’economia dettato dalle micro lobby sono i due confini che deve tenere in conto una destra moderna e liberale. Che l’Italia, di fatto, non ha mai conosciuto.

Basta avere chiaro quale debba essere l’idea del mercato, dei suoi confini, dei suoi conflitti di interesse e, in definitiva, delle sue regole di funzionamento.


(Fonte: Il Sole24Ore - Morning 24)

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